Franco Albini
Apparentemente i mobili di Albini risultano essere semplici, ma se scomposti nei loro elementi costruttivi rivelano essere complessi negli incastri e negli snodi. Albini oltre che a progettare forme nuove, anticipa il gusto con rigore progettuale.
Luigi Caccia Dominioni
Ha progettato gran parte della produzione Azucena, fornendo elementi di arredo per la casa ed educando il pubblico al gusto dell’eleganza semplice .
BBPR
Gruppo di Quattro architetti protagonisti del razionalismo italiano che negli anni ’50 si dedicheranno al disegno industriale, li porteranno a vincere il Compasso d’oro nel 1962 per la Olivetti con la serie “Spazio” e “Arco”.
Borsani
I mobili disegnati da Osvaldo borsani riflettono la tipica espressione del gusto novecento italiano, per poi sviluppare un radicale ammodernamento negli anni ’50 con la produzione in serie cambiando il nome dell’azienda in Tecno.
Paolo Buffa
Lavora nello studio di Gio Ponti negli anni trenta e rimane profondamente segnato dallo stile neoclassico. Rimane legato alla produzione artigianale , progettando arredamenti raffinati.
Franco Campo Carlo Graffi
I due architetti fondano la ditta Home nel 1946 , e i mobili che disegnano nei loro progetti assumono forme rigide e geometriche , sottolineando incastri e ispirandosi a linee nordiche.
Carlo De Carli
Innovatore insieme a Gio Ponti dello stile italiano, affronta i suoi primi arredamenti negli anni trenta cercando forme nuove nella ricerca di un perfetto equilibrio geometrico. Promuove mostre e corsi contribuendo al successo dell’Italian Design.
Piero Fornasetti
Pittore, scultore, scenografo, incisore , decoratore d’interni e designer, dedica la sua vita alle arti decorative.Con Gio Ponti negli anni ’50 collabora a diversi progetti, dagli arredi navali a quelli di abitazioni private e alberghi.Il suo stile inconfondibile caratterizzato dalla stampa dei suoi disegni sempre diversi su superfici lisce come paraventi, sedie, scrivanie , armadi , poltrone di sagoma volutamente semplificata.
Ignazio Gardella
Maestro del design Italiano , nel 1947 con Caccia Dominioni fonda Azucena che rappresenta per un ‘intera generazione un punto di riferimento al classicismo moderno.I suoi progetti pur essendo degli anni ’50 risultano essere ancora con una linea attuale.
Angelo Mangiarotti
Architetto e designer affronta la professione spaziando in ambiti diversi, dalla progettazione edilizia , all’arredamento e design. L’eleganza dei materiali e la qualità decorativa degli elementi strutturali è il fulcro su cui si fonda l’estetica dell’architetto. negli anni ’60 progetta la serie dei famosi tavoli “Eros” e “Incas” in marmo e pietra.
Carlo Mollino
Il più geniale ed eccentrico architetto sulla scena del design Italiano negli anni ’40 e ’50. il suo percorso artistico è stato una sfida continua come tra le altre sue passioni dello sci, le corse in automobile e i voli acrobatici. Negli Arredamenti degli anni ’30 di gusto surrealista e neoliberty, Mollino progetta mobili in ferro ottone vorticosamente ricurvi. Mentre dli anni ’50 sono segnati dalla ricerca di forme dal compensato curvato.Da un foglio ricava le complesse strutture di tavoli , sedie e scrivanie.
Ico Parisi
Tra i principali artefici dello stile del mobile italiano degli anni ’50 Vissuto a Como e influenzato dal clima artistico degli anni’30 , dalla Casa del Fascio di Terragni al gruppo dei pittori astrattisti, Ico Parisi si concentra sulla fusione del progetto architettonico all’arredamento, concepiti come un unico progetto. Nel 1947 insieme alla moglie Luisa Parisi fondano lo studio La Ruota dove nascono progetti di architetture, mobili, disegni per l’artigianato e l’industria.
Gio Ponti
L’elenco delle sue imprese è lungo e intrecciato, presente nella storia del design italiano dagli anni ’20 agli anni ’70 , ha dominato la scena Italiana esprimendosi in ogni campo. Dalla Ceramica,alla pittura, all’architettura, e alla scenografia . Al di sopra delle parti promuove iniziative, collabora con architetti e artisti.alcuni progetti di Ponti oltre a essere successi storici, rimangono e sono punti fermi dai quali altri ricominciano.
Ettore Sottsass
Figlio di un architetto che aveva studiato a Vienna con Hoffmann,dagli anni ’40 intraprende una carriera autonoma, incurante dello stile e della moda, verso una ricerca ironica e trasgressiva allo stesso momento, influenzando l’industrialdesign di tutto il mondo,la sua fama di artista e designer sarà poi consacrata con lo studio Memphis..
Vittoriano Viganò
Entra nello studio di Ponti e insegna al Politecnico di Milano. Nel 1952 disegna e realizza alcuni mobili esposti alla Triennale di Milano. Sono variazioni sul tema del cerchio , che per naturale reazione alle forme quadrate degli anni trenta, stimola e affascina di più gli anni ‘50.