Con il termine
modernariato si definisce tutta quella produzione di
complementi d’arredo a partire dagli anni ’30 del XX secolo. La linea di
modernariato si riconosce dalla differenza dalle forme tradizionali classiche e artigianali a quelle semplici, con forme più funzionali da nuove lavorazioni e materiali come il compensato curvato, il metallo, la plastica, il neon, il laminato , ecc.
Sarà poi col dopoguerra che nel settore dell’arredamento nasceranno nove fabbriche e si svilupperanno nuove tecniche produttive e innovative lavorazioni avviando
la produzione in serie.
La scoperta di nuovi materiali, le differenti esigenze del vivere quotidiano causato da nuove mode e dal benessere economico, spingono gli architetti a elaborare nuovi progetti per
nuovi modi di vivere all’interno della casa .
Tra le produzioni icona di questo periodo c’è sicuramente la sedia “ superleggera” progettata da
Gio Ponti realizzata in Faggio, di poco peso che appare come la sintesi della sedia Chiavarina. “
Negli anni ’60 si forma una
nuova generazione di designers ovvero figure professionali che si occupano del disegno di prodotti legati alla produzione in serie.
Si sviluppa una nuova generazione di nomi come De Pas D’Urbino Lomazzi, Gae Aulenti, Marco Zanuso, Mario Bellini , Angelo Mangiarotti, ecc.
La radio TS502 disegnata da Zanuso per
Brionvega è uno dei progetti che rappresenta pienamente questo periodo storico, incentrato sulla ricerca della forma, sul colore e sulla funzionalità.
Anche i
colori accesi degli anni ’60 come il bianco, l’arancione e il rosso spiccano in contrasto col passato per colpire l’attenzione ad un nuovo modo di vivere nella casa influenzati dalle avanguardie artistiche “pop”.
Figura di spicco è Joe Colombo con la poltrona “Tube Chair” ,dalla forma e colore estroverso ed originale, oggi è nella collezione permanente della Triennale del MOMA di New York. Ma anche la poltrona UP_5 su disegno di Gaetano Pesce,che si mostra come uno dei simboli del design moderno.
Dagli anni ’70 invece il percorso del design cambia incontrando il periodo postmoderno , dove si ribaltano i concetti maturati sino ad ora e vengono sostituiti da un approccio artistico costituito da nuove forme, cromatismi e parodie Tra i designer di spicco ci sono Alessandro tendini, Ettore Sottsass e Andrea Branzi. Vengono proposti dei progetti differenti e in contrasto con il passato modernismo.. La Libreria Carlton di Sotssass ne è un esempio come la poltrona Proust di Mendini.
Anticamera di quello che definiamo “ Design”
il modernariato ha determinato un sostanziale cambiamento col passato nella progettazione dell’arredo , assumendo forme nuove e spesso funzionali ,trasformando l’oggetto in una vera e propria opera d’arte.
Oggetti , mobili, lampade sono diventati pezzi esclusivi su disegno di architetti e designer famosi e possibilmente in tiratura limitata, che con il tempo hanno sviluppato interesse da parte dei collezionisti alla pari di un’opera d’arte.
Luca Preti, è interessato all’
acquisto di oggetti di modernariato, design e vintage del ‘900. L’attività è rivolta alla ricerca di specifici articoli di design storico italiano, come mobili, lampade, sedie, tavoli, poltrone, scrivanie ed oggettistica del novecento fino ad arrivare ad alcuni pezzi più recenti.
Compriamo articoli di famosi designer che dal dopoguerra hanno arredato le case italiane: dalle lampade di Fontana Arte, Arteluce, Arredoluce, Stilnovo, ad i progetti di dei designer ed architetti italiani come Giò Ponti, Ettore Sottsass, Ico Parisi, Joe Colombo, Angelo Mangiarotti, Franco Albini, Gino Sarfatti, Borsani, Venini, Gianfranco Frattini, Nanda Vigo, ecc.